Il libro
Trieste, la bella addormentata
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Introduzione
Come vive la sua maggiore età la città dei confini? Come vive Trieste, la bella addormentata, a diciotto anni dal nuovo inizio, quello del primo sindaco eletto dai cittadini, della seconda Repubblica e della cortina di ferro che non c’è più?
Dove andrà domani la città laica delle tante chiese, delle comunità, la città del multiculturalismo dato per scontato, la città dell’italianità da sventolare come bandiera, dei sensi di colpa, del passato nascosto, dell’assistenzialismo e delle Generali, la città dei progetti eternamente messi in pausa per non sconvolgere gli equilibri e le rendite di posizione?
Trieste, la bella addormentata è la storia della politica, dei politici, del potere, di una città che si piace troppo per poter cambiare. La storia di due sindaci imprenditori come Riccardo Illy e Roberto Dipiazza, e di un sindaco politico come Roberto Cosolini. La storia della prima lista civica d’Italia e di Giulio Camber. Ma è anche il racconto della Trieste dei 108 mila pensionati, delle fughe a Barcola e del viver bene. Cosa è cambiato in quasi vent’anni? E cosa farà, da grande, la città?
Rassegna stampa
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Credits
Pagliaro, B. (2011), Trieste, la bella addormentata. Prefazione di Paolo Possamai.