Scrivo sulla strada di casa, ultimo viaggio dell’anno (in un anno senza viaggi), e ho con me la solita lista di letture per un anno così insolito. Sicuramente non sono l’unico ad aver letto molto di più. All’inizio della pandemia, a marzo (sembra una vita fa) avevo scritto della difficoltà di leggere un romanzo senza giudicare negativamente quei protagonisti che osavano abbracciarsi. Il virus era l’unica storia. Poi abbiamo imparato, per forza, a convivere con storie diverse da noi.
È stato un anno lunghissimo, pieno di lavoro, per Repubblica, per Good Morning Italia, e anche il 2021 si annuncia così. Spero sia così anche per te. Non lo so davvero, ma spero sia possibile prendere il buono, senza false illusioni e banalità sulla situazione, che è seria.
Riguardare ciò che abbiamo letto aiuta a ricordare un luogo, una persona, una canzone ascoltata in loop. Non sono consigli né classifiche, solo una selezione, per farci gli auguri e pensare al 2021.
Narrative Economics: How Stories Go Viral and Drive Major Economic Events
Robert J. Shiller
Il primo libro che ho letto nel 2020: aveva la parola virale nel titolo, anche se non parlava del virus, ma della capacità delle storie di influenzare le nostre scelte economiche.
Trade Wars Are Class Wars: How Rising Inequality Distorts the Global Economy and Threatens International Peace
Matthew C. Klein, Michael Pettis
Per me, il libro economico dell’anno: scritto prima della pandemia, indaga tutti i fenomeni che vediamo anche in questa fase. Ne ho scritto qui per Repubblica.
Up All Night: Ted Turner, CNN, and the Birth of 24-Hour News
Lisa Napoli
Come è nata la CNN, dunque come siamo un po’ nati noi con le notizie a ciclo continuo, e la vita spericolata del suo fondatore Ted Turner.
The Ride of a Lifetime: Lessons in Creative Leadership from 15 Years as CEO of the Walt Disney Company
Robert Iger
L’autobiografia dell’uomo che ha salvato Disney: molto di più di bilancio del manager di (grande) successo. Fa intravedere salti e percorsi utili anche per il resto dei media.
Topeka School
Ben Lerner (traduzione Martina Testa)
Il mio romanzo dell’anno. Complicato il giusto, molto americano e lontano dalle grandi città e dagli oceani. Una grande storia di generazioni.
Futuro del «classico»
Salvatore Settis
Questo libro continuava a saltarmi fuori (non parlo di algoritmi), e la lettura mi ha cambiato lo sguardo su qualche pre-giudizio, sull’attenzione che diamo e sul perché consideriamo qualcosa “classico”.
Skyfaring: A Journey with a Pilot
Mark Vanhoenacker
Lo ammetto, mi è mancato prendere un aereo e stare a diecimila metri per sei-otto ore. Questo libro racconta la scoperta del viaggio, vista dalla cabina di pilotaggio.
America in the World: A History of U.S. Diplomacy and Foreign Policy
Robert B. Zoellick
Un grande reportage sugli Stati Uniti alle prese con il resto del mondo, dall’inizio a oggi. Perché il problema non era solo Trump. Mi ha aiutato molto nel lavoro per rileggere le presidenziali dal 1948 per il libro di Repubblica La grande corsa.
The Powerful and the Damned: Private Diaries in Turbulent Times
Lionel Barber
Il saggio più intenso e divertente letto quest’anno: i diari privati dell’ex direttore del Financial Times. Ho scritto per Repubblica del ruolo dei diari. Lettura consigliata per il metodo e nel merito.
Steve Jobs non abita più qui
Michele Masneri
Scrivere bene dei libri degli amici è un grande cliché, ma corro il rischio perché mi ha molto divertito e fatto viaggiare in California, quando non si poteva, e in un’epoca che forse è proprio finita.
Radical Uncertainty: Decision-making for an unknowable future
Mervyn King, John Kay
Il libro dell’anno senza saperlo, perché viviamo nell’era dell’incertezza, ma dovremmo saperla accettare.
Money
Martin Amis (traduzione Susanna Basso
Ultimo solo perché ancora in lettura: un classico (1984), ma così divertente!
Bonus: 2021 L’anno che verrà
Il libro di Good Morning Italia sul nuovo anno, con molte belle firme. Qui la mia introduzione.